giovedì 24 luglio 2014

. . . ogni giorno che passa . . .

Ogni giorno che passa il “Ronzino” continua a bollire a fuoco lento ed il credito ricevuto dagli italiani si assottiglia sempre più perché, “il carciofo ritto, pieno solo di se stesso”, dimostra tutta la sua incapacità nel governare un paese complesso e pieno di problemi come l'Italietta.

L'Italietta non va proprio, l'economia ristagna ancora, le previsioni di crescita del Governo vengono, di giorno in giorno, smentite dalla realtà. I famosi 80.00€ del voto di scambio non hanno sortito effetto alcuno anzi, sembra non ci siano più i soldi per poter dare continuità a tale insensata iniziativa (ricorda tanto l'abolizione elettorale dell'ICI del “Cadavere” B. di cui tutti conosciamo l'esito: IMU+TASI!).

E allora che fare?

Già, che fare? Visto che il “Ronzino” non sa che pesci pigliare se non passare tutte le mattine nella chiesa di San Casciano dei Bagni e pregare per un miracolo, per il momento si esercita a distrarre il popolino con delle proposte di riforme costituzionali che nulla hanno a che fare con i problemi che attanagliano gli italiani.

Non so fino a quando le distrazioni funzioneranno ma una cosa è certa: se fra un anno l'economia nostrana arrancherà ai livelli attuali il “Ronzino” sarò tanto stracotto da non essere più appetibile neanche sotto forma di polpetta in umido!

Detto ciò, veniamo alle cosiddette importantissime, determinanti non che vitali riforme costituzionali proposte dal “Ronzino”. L'introduzione del Senato nulla facente dei comandati non risolverà alcun problema anzi, aumenterà l'autonomia delle regioni dove, com'è noto, prospera sprechi e corruzione. Se è questo che si vuole, la strada intrapresa è quella giusta!

Un commento particolare merita la sparata di “Re” Giorgio Napolitano che è intervenuto, a gamba tesa, su argomenti non di sua competenza.


Mi preme ricordare a “Re” Giorgio che il Parlamento è sovrano nell'ambito del Potere Legislativo e quindi lo stesso si organizza come meglio crede nell'espletare le sue funzioni. “Re” Giorgio, custode della Costituzione Italiana, queste elementari norme dovrebbe conoscerle!

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