venerdì 20 giugno 2014

. . . quando la coperta è corta!

Arrivano da manca e da dritta sperticati elogi relativi alle azioni di governo del "Ronzino". Devo dire che non riesco a capirne le motivazioni di cotanto entusiasmo. Mah!

Quali sarebbero queste rivoluzionarie azioni di governo poi? Boh, forse mi sono perso qualche passaggio di questa azione sconvolgente che stravogerà, in meglio ovviamente, la nostra vita di cittadini. . . Mah, sarà?

La mia visione, forse pessimistica o forse impregnata di un profondo realismo, è sostanzialmente diversa e non sono affatto preso da tanta frenesia ed entusiasmo per l'azione di governo del "Ronzino", anzi!

Ricordo che siamo indebitati fino al collo (2,200G €). Gli interessi passivi sul debito ci strangolano. L'economia ha sempre, o quasi, il segno meno davanti ai numeri, la disoccupazione è alle stelle con circa la metà dei giovani a spasso. Non ultimo, abbiamo un apparato dello Stato mostruoso che da un lato crea burocrazia per giustificarne la propria presenza imponendo pastoie a non finire, dall'altro ha un costo da capogiro.

Alcuni numeri a titolo di esempio: il comune di Roma ha 67,000 dipendenti, la regione Sicilia 17,995. La Presidenza della regione Sicilia ha, da sola, 1385 dipendenti.
Per non parlare poi dei 28,000 dipendenti forestali che la stessa regione paga con circa 480M€ anno.
Insomma sono cifre da capogiro che fanno impallidire amministrazioni di stati ben più grandi del nostro.

Queste mostruosità si sono create nei decenni passati dove si distribuiva reddito non sulla base di vere esigenze ma sulla base di clientele. Tutto ciò ha creato il debito pubblico mostro che abbiamo accumulato negli anni e che ora ci costa una fortuna in interessi passivi.

Ora la coperta è diventata corta, e allora che fare? 
Tagliare con l'accetta interi rami dello Stato per rendere le cose accettabili mandando a casa, senza stipendio e senza pensione, centinaia di migliaia di persone. Questa dovrebbe essere la cura.
Ma questo non si può fare perché non è etico e poi scatenerebbe delle vere e proprie rivolte di piazza.

E allora come si fa?
Nulla, si fanno solo azioni di facciata per dare ad intendere che si sta facendo sul serio ma senza intervenire sulla sostanza dei problemi che sono quelli sopra detti. Così via al Senato ma che via non è, via le Province che via non è etc. etc.
Insomma cambiare tutto per non cambiare nulla.

E come si va avanti?
Semplice, rendendoci tutti più poveri, piano piano, lentamente ci toglieranno centesimo dopo centesimo fino ad una totale povertà mentre la Casta sarà salvaguardata opportunamente.
Cosi da un lato ci dicono che ci tolgono le tasse sul lavoro ma dall'altro aumentano le accise, da un lato promettono 80€ in busta paga ma dall'altro inseriscono delle franchigie sulle detrazioni.
Insomma un giochino molto sporco che al "Ronzino", con quella faccia da cu** che si ritrova, gli riesce particolarmente bene!

Se il "Ronzino", ora che ha il 41% della popolazione dalla sua parte, volesse operare davvero negli interessi del Paese Italia che decida di eliminare le Regioni. Solo tre macro regioni Nord, Centro e Sud sono sufficienti, delle dimensioni dei lander tedeschi. Via le Provincie, passare le competenze ai Comuni ridotti alla metà accorpandone i più piccoli.  Ed ancora: due soli mandati politici poi a casa per tornare al vecchio mestiere (ad averne uno) e nessun incarico pubblico.

Insomma di cose da fare ce ne sarebbero davvero per dare una organizzazione snella ed efficace al Paese ma il "Ronzino" non farà nulla perché la priorità per la politica nostrana è mantenere lo status quo ante, rubare dove si può sempre, e possibilmente essere impuniti.

E il popolo?
Il popolo? E chi se ne frega, se non ha pane che mangi brioche!





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