venerdì 16 maggio 2014

. . . vorrei parlare di energia!

Oggi vorrei provare a parlare di energia e delle relative problematiche viste con l’occhio non dell’esperto, quale non sono, ma del semplice cittadino.

Partiamo subito nel dire che l’energia responsabile di ogni fenomeno fisico e chimico che avviene sul nostro pianeta proviene, sotto forma di radiazione elettromagnetica, dal Sole.
Altre forme di energia sono presenti sulla Terra (nucleare, geotermica) ma rappresentano quantità trascurabili rispetto a quella solare.

Da miliardi di anni il Sole illumina la Terra fornendole l’energia necessaria per generare tutti quei fenomeni che la caratterizzano ovvero notte, giorno, vento, pioggia, tempeste, etc. ma soprattutto la vita, sia animale sia vegetale.
Senza l’energia solare, che ci arriva sotto forma di luce e calore, la terra sarebbe un pianeta freddo e inerme e nessun fenomeno vitale avrebbe mai luogo.

Oggi sappiamo pure che la Terra attraverso la sintesi clorofilliana delle piante è capace di catturare parte dell’energia solare trasformandola in sostanze chimiche energetiche che opportunamente usate degli esseri viventi permettono la vita biologica sul pianeta.

Nei milioni di anni trascorsi una quantità sensibile di energia solare catturata sulla Terra dalla sintesi clorofilliana è stata trasformata e “congelata” da fenomeni geologici in composti fossili altamente energetici come carbone, petrolio e gas metano.  Questi composti imprigionano energia coinvolgendo sempre atomi di carbonio e idrogeno i quali se bruciati con l’ossigeno dell’aria liberano energia termica insieme a anidride carbonica (CO2) e acqua (H2O).

Il cosiddetto “Ciclo del carbonio” rappresenta il processo chimico-fisico più importante per l’esistenza della vita sul pianeta Terra non solo da un punto di vista energetico ma anche biologico.

Recentemente l’uomo ha approntato metodi di cattura dell’energia solare in modo rinnovabile ovvero sfruttando l’energia potenziale dell’acqua in quota, l’energia cinetica del vento e ultimamente trasformando direttamente la radiazione solare in energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici.

Da poco più di un secolo però, l’uomo sta utilizzando prevalentemente i combustibili fossili per fare fronte alle esigenze energetiche del mondo moderno quindi estrae petrolio, carbone e gas dal sottosuolo e lo brucia per avere energia di cui ha bisogno.

Quando usiamo un computer, una lavatrice, un asciugacapelli o una semplice lampadina da qualche parte, in una centrale termoelettrica, del combustibile fossile è bruciato per far fronte al nostro bisogno di energia.

Questo modo di operare dell’uomo moderno, ovvero quello di usare prevalentemente combustibili fossili per fare fronte alle esigenze energetiche, sta creando, però, tutta una serie di problematiche sia ambientali che socioeconomiche tali da portare a sconvolgimenti che potrebbero risultare catastrofici  e mettere in discussione la stessa esistenza dell’umanità sul pianeta Terra.

Il fatto di liberare, in un intervallo di tempo ridotto, enormi quantità di anidride carbonica (CO2), sottratta nei milioni di anni precedenti sotto forma di combustibili fossili, sta generando un fenomeno climatico dannoso che va sotto il nome di “effetto serra”. Ovvero un surriscaldamento del pianeta dovuto a un incremento della concentrazione di CO2 nell’aria.
E’ dimostrato che un incremento di tale composto nel sottile strato di gas che è l’atmosfera terrestre riduce la dispersione termica della Terra aumentandone così la temperatura.
Il pianeta Terra vive da milioni di anni in un perfetto equilibrio che ne assicura la vita sulla stessa, l’uomo, con le sue attività, lo sta mutando, l’equilibrio, con risultati che possono diventare disastrosi e mettere in discussione la sua stessa esistenza.

I combustibili fossili, seppure presenti in quantità ragguardevoli nel sottosuolo, sono limitati e finiti e forse mai abbastanza da sconvolgere totalmente il pianeta visto il loro uso smodato da parte dell’uomo. Resta comunque inteso che tali risorse sono limitate mentre il loro sfruttamento è in continuo aumento.

Presto sul pianeta Terra, per l’umanità intera, si porrà un problema di una carenza energetica a causa dell’esaurimento dei combustibili fossili di gran lunga i più sfruttati.

Attualmente le economie di molti paesi sono caratterizzate dalle fonti energetiche, alcuni ne ricavano profitti enormi dal loro sfruttamento altri pagano carissime bollette per comprarli. In un futuro non lontano sono ipotizzabili lotte furibonde al fine di accaparrarsi le ultime risorse rimaste nel sottosuolo.

L’energia nucleare da fissione ha mostrato tutti i suoi limiti creando notevoli problemi ambientali, inoltre la quantità di combustibile fissile (U,Th) reperibile sulla Terra resta sempre limitato e più costoso.

L’umanità tutta quindi deve urgentemente affrontare il problema energetico che presto diventerà esplosivo. Da un lato la crescente richiesta di energia dall’altro le risorse che tendono a esaurirsi e il fulcro della forbice sta per essere superato.

Non ci sono molte strade da percorrere per risolvere il problema energetico sulla Terra in modo definitivo.

Provo a enunciarle:

  • ·      A breve termine la strada da seguire è sicuramente quella del risparmio ovvero quello di mettere in pratica tutte quelle iniziative per limitare i consumi ed allungare il periodo utile dell’uso dei combustibili fossili.
  • ·    Inoltre ci sono ancora ampi margini d’implementazione d’impianti a energia rinnovabile come quella eolica e fotovoltaica i quali, comunque, mostrano insuperabili limiti di continuità di fornitura.
  • ·    Rimane l’ultima e la più difficile da realizzare: la fusione nucleare!

Ovvero quella di realizzare dei piccoli “Soli” sulla terra, controllabili e capaci di fornire energia a volontà fondendo degli atomi leggeri (idrogeno, deuterio, trizio, etc.) per dare atomi più pesanti e grandi quantità d’energia.

Ci sono vari progetti che gli scienziati e ingegneri stanno portando avanti al fine di poter avere energia a volontà attraverso la fusione nucleare. Al momento tali progetti, pur non avendo impedimenti teorici, stanno incontrando enormi problemi tecnologici e una produzione, su vasta scala, di energia nucleare da fusione, sembra ancora lontana da venire.

Il progetto internazionale ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) è in costruzione nel Sud della Francia da qualche anno e l’avanzamento va a rilento mentre i costi lievitano a causa degli enormi problemi tecnologici incontrati nella gestione del toro di plasma ad altissima temperatura.
Altri progetti sono in corso d’implementazione in altri importanti paesi i quali prevedono tecniche diverse per il confinamento del plasma.

Dobbiamo sperare che gli scienziati e gli ingegneri presto siano in grado di superare le difficoltà che incontrano nel loro cammino verso una fusione nucleare controllata così da poter fornire energia a volontà per l’umanità tutta.

C’è da tenere in considerazione, inoltre, eventuali impedimenti sociopolitici messi in atto da quei gruppi di potere che hanno interesse a sfruttare fino in fondo le risorse fossili con inevitabili lievitazioni dei prezzi e quindi profitti stratosferici!


A breve termine, ciascuno di noi può mettere in atto piccoli accorgimenti al fine di ridurre i consumi energetici magari semplicemente spegnendo una semplice lampadina di troppo.


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