domenica 22 febbraio 2015

. . . le violenze dell'ISIS!

A proposito delle violenze che i jihadisti dell'ISIS perpetrano abitualmente e che i media del mondo occidentale ci presentano con tanto scandalo e stupore a dimostrare che noi siamo i "buoni" e loro i cattivi, ho preso in prestito, da un blog in rete, queste poche righe, così giusto per meglio ricordare ed inquadrare il problema . . . . 


"La efferatezza dell’Isis.

Signori miei, per carità sono vicende orribili, ma avete idea di quello che gli europei hanno fatto nel corso dei secoli precedenti?

Rileggevo di recente - tanto per dirne una - di Napoleone quando decise di conquistare Gerusalemme (sì arrivò fin lì).

Le sue truppe «consideravano chiaramente la spedizione contro i musulmani al di fuori delle regole di un comportamento civile». Quando prese d’assalto Giaffa, i suoi «soldati fecero a pezzi uomini e donne, uno spettacolo terribile», scrisse uno degli scienziati francesi al seguito dell’esercito, sconvolto dal «fragore degli spari, le urla delle donne e dei padri, cumuli di corpi, una figlia violentata sul cadavere di sua madre, l’odore del sangue, i lamenti dei feriti, le grida dei vincitori che si litigavano il bottino», finché si diedero pace «sazi di sangue e di oro, sopra un cumulo di morti».
I civilissimi francesi."


Se poi, per essere un po' più vicino a noi, aggiungiamo le torture perpetrate nelle prigioni di Abu Ghraib e le stragi con armi di distruzione di massa (fosforo bianco) nella città di Fallujah perpetrate dai "civilissimi" americani in Iraq, allora faccio veramente fatica a capire dove sono i "buoni" e dove i "cattivi"!



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