mercoledì 15 aprile 2015

. . . poverino, il poliziotto!

Sembra che un poliziotto che patecipò al massacro della scuola Diaz di Genova sia orgoglioso di ciò che ha fatto e che volentieri lo rifarebbe! Poverino!

Lui, poverino, non ha nessuna colpa perché non capisce cosa ha fatto e non gli è chiaro il ruolo e il compito che, il lavoro per cui è pagato, deve assolvere.

40 anni circa di lavoro, con ruoli di responsabilità in multinazionali di prestigio, mi hanno insegnato, in modo profondo ed indelebile, che se un operatore sbaglia non è mai colpa sua a meno che non venga dimostrata la malafede!
La responsabilità va sempre ricercata nella linea gerarchica che ha assegnato il ruolo e che ne ha stabilito formazione e addestramento!

Quindi, il fatto che il poliziotto non abbia capito la bestialità che ha fatto e sostenuto, non lo condanna perché, poverino, è stato messo a fare un lavoro per cui non era adatto oppure no era stato sufficientemente preparato ed addestrato per il ruolo che doveva assolvere!

Chi andava cacciato a calci nel cu** era tutta la linea gerarchica responsabile di quel fattaccio e non colpevolizzare i poliziotti frustrati che davano sfogo alla loro rabbia belluina.

Nel "paese storto", qual è il nostro, un poliziotto che partecipò al massacro può sparare stupidaggini e magari subire anche un provvedimento disciplinare mentre il responsabile primo di quel fattaccio, che ci ha umiliato, come paese, di fronte al mondo intero, lo abbiamo promosso presidente di Finmeccanica!
Vi assicuro che, se qualcosa di radicale e profondo non cambia, questo paese non ha futuro alcuno!






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